lunedì 15 aprile 2013

Quando porti a spasso le tue paure


Quando ti chiedi perché e non ci sono risposte. Quando vorresti altro e altro non arriva.

Quando la musica riempie la stanza e tu vorresti alzare il volume e cantare, ballare, saltare.

Quando vorresti tornare a qualche anno fa e prendere un’altra strada. Quando ti immagini un percorso diverso. Quando te lo crei ed è tutto più bello. Più facile. Più assolato.

Quando chiudi gli occhi e torni bambina. E senti profumi, voci, battiti ormai persi. E ti sembra di toccare mani che non ci sono più. E ti pare di sfogliare pagine che credevi cancellate. E trovi parole che non odi da tanto. E ne cancelli altre che non vuoi sentire.

Quando la vita ti sembra troppo pesante. Quando le orme sono troppo calcate. Quando nella tua testa combattono si e no. No e si. Forse, ma, quando.

Quando vorresti bastasse chiudere gli occhi per trovare poi una realtà diversa. Quando ti chiedi se da un pugno potrà mai nascere una carezza. Quando sai la risposta e ti illudi ancora.

Quando vorresti il silenzio e trovi solo rumore. Quando dischiudi le dita e accarezzi l’aria. Quando ami e quando ti senti amata. Quando fantastichi e apri la porta alla magia di un sorriso.

Quando senti vicine persone lontane. Quando quello di cui hai bisogno è un abbraccio. Quando apri un libro e trovi le risposte. Quando ti dici che sei stanca ma poi pensi al tuo obiettivo.

Quando pensi a quanto è stato meraviglioso. E quando speri che possa esserlo di nuovo. Quando credi che le sfumature siano importanti. Quando ti rendi conto di quanto sei cambiata. E un po’ ti piaci. E un po’ no.

Quando pensi alla forbice che ha tagliato la tua esistenza. Quando la vedi accartocciata, lisata, rovinata. Quando cerchi di stirarla, pulirla, ricucirla.

Quando ti fai forza da sola. Quando ti inciti, ti sproni. Quando prendi in braccio le tue paure e le porti a spasso sperando di abituarti al loro peso.

 

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