Quanto tempo è passato da
quel 14 novembre. E' tanto, ma sembra un briciolo. Quante parole sono state
dette. Quanti passi sono stati compiuti. Quanti silenzi sono stati vissuti.
Quante lacrime sono state ingoiate. Quanti pensieri sono stati fatti. Creati e
poi distrutti. Oppure creati e rielaborati. Quanti sorrisi ho smorzato. Quanti
abbracci ho ricevuto. E quanti altri avrei voluto. Quante porte sono state
aperte. E quante altre sono state chiuse. Quante chiavi sono state gettate.
Quante altre sono ancora lì, ferme. Quante emozioni sono state vissute. Quante
volte ho detto non ce la farò mai. Quanti baci mancati ho lanciato nel vuoto.
Quante volte sono stata sveglia a pensarti. Quante volte il fondo è stato
toccato. Quanto su e giù si è fatto. Quante volte il viso si è girato indietro.
Quante tentazioni ho avuto di gettarmi a terra. Quante volte ho chiesto
silenziosamente aiuto. Quanta rabbia ho sputato fuori. Quante me allo specchio
ho conosciuto. Quanto ho amato. Quanto ho odiato. Quante maschere ho gettato. Quanta
fatica ho fatto per stare in piedi. Quante domande sono state poste. E quante
risposte ho avuto il coraggio di cercare. Di quanto amore ho scoperto di aver
bisogno. Quanta paura ho del nuovo inizio. Quanto timore c'è in ogni mio passo.
Quanta accettazione. Quanta rassegnazione. Quanta forza. Quante mani ho stretto
senza sentire nulla. E quante altre ne ho toccate provando mille emozioni.
Quanto dura è stato lasciarsi andare. Quanta sofferenza si prova a ridere.
Quanta gioia nel ripercorrere una nuova via. Quanta dolcezza in due mani che si
cercano e si intrecciano in quel luogo dove è mio figlio. Quanto amore. Quanto
amore e quanta paura in questa nuova curva che mi percorre. Quanto amore in
questa nuova vita. Quanti progetti. Quanto so che dietro c'è sempre lui. Quanto
lo amo ancora di più per questo. Quanti vorrei. Avrei. Sarei. Dovrei.