lunedì 3 marzo 2014

Mi hanno detto prova a fantasticare


Mi hanno detto prova a fantasticare. Prova a volare con il pensiero al di là della tua pancia. Cerca di immaginare quando la avrai tra le braccia. Quando la stringerai al tuo petto. Quando sarete voi due sole, occhi negli occhi. Perché sarà molto diverso da adesso: ora che vive dentro di me e vive del mio respiro.

Non saremo più un respiro solo. Non sarò più io con te dentro. Saremo noi. E dovremo conoscerci. Dovremo annusarci e tu dovrai imparare ad amarmi. A cercarmi. A vivermi anche da fuori. Ad ascoltare la mia voce. Ad aggrapparti a me.

E io dovrò fare lo stesso.

Fantasticare. Disegnare. Correre in là con il pensiero. Immaginare. Progettare. Guardare oltre. Non è facile. Sembra strano ma non è facile. Perché l'ho già fatto una volta  e sono caduta, frantumandomi in mille pezzi. Non è semplice rimettere insieme i pezzi di un sogno cambiandone il protagonista.

Chiudo gli occhi e ci provo. Mi immagino con la mia bimba tra le braccia. La vedo piccola. Indifesa. Fragile. Dipendente da me. E poi la immagino appoggiata al petto di mio marito. Questo è il pensiero più bello. Profondo. Lì  la vedo al sicuro.  

E poi riesco a vedere noi due a casa che ci sorridiamo a vicenda. Che ci scambiamo amore. E poi all'aria aperta, tra la gente. Immerse nel verde. Tu nel passeggino, io a spingerti, tra i profumi e i rumori della vita.

Mi immagino presente. Sempre.

E immagino quando ti guarderò e cercherò tuo fratello. Fantasticherò sulle vostre probabili somiglianze e chissà magari mi scenderà una lacrima.

Forse un po' ci sono riuscita a liberare la fantasia. Il freno è ancora tirato, ma alle volte riesco ad allentarlo un pochino.

Quanto amore può donare una madre? Quanto amore può contenere un cuore?

Credo che ci sia spazio per tutti e due. Per te piccolo mio. E per te piccola mia.