lunedì 6 maggio 2013

La nostra scatola


Ho riempito una scatola. Dentro ci sono tutte le tue cose. Quello che è stato. E quello che non sarà mai. Una data. Anzi due.

L’ho scelta. Poi l’ho aperta. E da vuota è diventata piena. L’ho trasformata mettendoci tutto quello che è tuo. Nostro.
Il test di gravidanza, gli esami, le ecografie, il quaderno dove annotavo i miei cambiamenti. I braccialetti che indossavo quando sei nato dentro di me. Un bavaglino. E poi i ricordi, le sensazioni, le parole, le lacrime. L’immaginazione. La fantasia. I progetti, i sorrisi, le paure. La purezza. La gioia. I tuoi calci. I sogni. Anche quelli mozzati. Il dolore. Quelle mani che ancora ti cercano. Le ho messe via. 

E ora l’ho chiusa. Quanto è pesante. L’ho riposta  nel mio comodino. E’ lì. Non c’è più spazio per nient’altro. Non avrò bisogno di aprirla per trovarti. Ma sapere di aver messo ordine tra le tue cose mi dà un po’ di sollievo.

7 commenti:

  1. Una cartellina verde trasparente..dentro i DVD delle ecografie che non rivedrò mai più. Ma che non butterò mai via.
    Una bambina è volata via nel 2010 per la stessa dolorosa tua scelta.
    Una bambina è arrivata nel 2013. Bella che nemmeno mei miei sogni più belli potevo immaginarla così..
    E' successo pochissime volte, perchè la mia bambina è unica ed è il motivo per cui io ora vivo, ma quelle poche volte guardando i suoi occhi mi sono chiesta se fossero uguali agli occhi di un'altra bambina......
    La felicità arriverà, non si troverà mai una spiegazione a quanto accaduto, ma si potrà certamente ridere ancora, senza sentirne il peso subito dopo...

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    1. Grazie. Grazie perchè mi regali speranza. Grazie perchè le tue parole mi fanno bene. Grazie perchè so che il mio dolore è anche il tuo e sapere che si può tornare a ridere senza sentirne subito il peso mi fa guardare avanti. Mi fa fare progetti. Mi fa mettere in un angolo quella paura che oggi mi tormenta.
      Ti abbraccio. E abbraccio le tue bambine.

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    2. P.S. Io credo che non ci sia nulla di male a guardare negli occhi la tua bambina e a chiederti se quelli della tua primogenita sarebbero stati uguali...Loro sono sorelle, e nella tua bimba di oggi vive anche quella di ieri che è stata meno fortunata...

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  2. Penso anche io che sia così...uno dei momenti più tristi che ricordo di quei giorni bruttissimi che precedettero l'interruzine è quando, in un momento in cui ero sola, sussurrai le parole " Giulia ritorna presto da me..." sapendo di parlare a una bambina che di lì a poco non sarebbe stata più dentro di me..
    Sai, è la prima volta che scrivo questi pensieri così intimi in un blog, ma più ne scrivo e più ne vorrei scrivere. E' come se avessi tolto il coperchio e ora ricordi e sensazioni risaltassero prepotentemente fuori...
    E poi sapere di parlare con chi può comprendere ogni sfumatura delle mie emozioni mi da più coraggio di parlare...

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    1. Sì, comprendo ogni tua emozione, perchè sono le stesse che vivono tutte le donne che si trovano ad affrontare una scelta così terribile. Anche io nei momenti più bui imploro il mio bambino di tornare da me...
      Come ho scritto, l'avrei tenuto per sempre nel mio grembo, se fosse servito a farlo vivere bene.
      Questo blog è nato proprio dalla voglia di "sfogarmi", di aprire il coperchio e far uscire tutto quello che provo, condividendolo con chi, come te, può capire.
      Quando vuoi sono qui. Se vuoi scrivermi a me fa piacere, perchè mi dà forza.
      Mi dà forza sapere che ora hai un'altra bambina, che ami con la stessa intensità della tua Giulia. Io ho paura. Ma ci sto lavorando.
      Ti abbraccio forte forte

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  3. Cara Elena,
    confesso che da quando ho scoperto il tuo blog vado spesso indietro col pensiero a quei giorni.
    Poichè ricordo bene quanto sono stata male, provo um desiderio enorme di portarti un briciolo di sollievo, anche se momentaneo.
    In quei momenti mi aggrappavo a chiunque mi portasse in dono un momento di SPERANZA e SOLLIEVO.
    la speranza infatti è il sentimento che avevo smarrito del tutto come anche te certamente.
    Per non parlare poi della PAURA che tu citi.
    L'interruzione della gravidanza anche per me è stato uno spartiacque tra un prima e un dopo.
    nel "dopo" guardavo con una malinconia senza limiti alla spensierata "me" che non esisteva più.
    Ho cominciato ad avere paura di tutto. Paura che mi potesse capitare da un momento all'altro qualcosa di brutto, come era accaduto il giorno della morfologica.
    Ho iniziato a diventare un pò paranoica e ad avvertire malesseri fisici che nascevano solo dalla paura..ho avuto anche paura di morire di qualche malattia.
    ma vedo che mi sto dilungando troppo per essere su un blog.
    Mi farebbe piacere corrispondere con te..esiste un tuo indirizzo di posta a cui poterti scrivere, se tu vuoi?

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