Oggi un anno fa. Tre parole che hanno cambiato la mia vita.
Il tempo di un soffio che mi ha scaraventato a terra. Senza appigli. Senza
scale. Senza gradini. Ricordo tutto. Odori, abiti, quadri, volti, frasi.
Ricordo lo smarrimento. E la paura. Le preghiere. Le lacrime. E ricordo il
dolore. Così intenso da scavare un vuoto profondissimo. Ricordo la mia mano
sulla pancia. Per proteggerti dal primo schiaffo che ti stava dando la vita. Le
mie dita ancora oggi sono li.
Un anno. In cui tutto è trascorso consapevolmente. So chi
sono. Non lo sono diventata per caso. Senza accorgermene. So perfettamente che
donna sono. Perché sono passata attraverso mille sensazioni. Perché ho
trascorso ogni singola giornata a lottare. A parlare con me stessa. A parlare
con te. Di te. A chiederti perdono. A spiegarti. A raccontarti. A cullarti. Non
smetterò mai di farlo. Non finirò mai di cercarti. E di trovarti. Ovunque.
Ogni giorno è un nuovo giorno senza di te. E questa cosa, nonostante tutto, nonostante i nuovi inizi, i nuovi sorrisi, le nuove gioie, una nuova vita, un nuovo amore, non potrà mai cambiare.
Ogni giorno è un nuovo giorno senza di te. E questa cosa, nonostante tutto, nonostante i nuovi inizi, i nuovi sorrisi, le nuove gioie, una nuova vita, un nuovo amore, non potrà mai cambiare.
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