lunedì 1 luglio 2013
In coda
Mi metto in coda e attendo. Aspetto il mio turno. Resto ferma tra le
persone che non mi vedono. E non si accorgono di quanto siano fragili le mie
gambe. Rimango. E aspetto che venga chiamato il mio numero. Poi valuterò. Guarderò
e sceglierò. Il mio biglietto tra i tanti biglietti già passati. Non c’è modo
di saltare la fila. Che cosa credo di fare? Che cosa penso di ottenere a non
rispettare la logica sequenza delle cose? I numeri davanti a me scorrono lenti. E passo dopo passo
formulo le mie domande. Penso a quello che voglio. Costruisco i miei
pensieri. E il tempo in sottofondo suona
la sua nenia. Che nessuno mi suggerisca
che cosa chiedere per favore. Ci sto ragionando. Ci sto lavorando
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